Roma ha davanti a sé un’opportunità per il suo sviluppo futuro che non può mancare. Con il Pnrr ed il Giubileo l’economia romana (e della regione) può andare ben oltre una boccata di ossigeno per creare invece prospettive di crescita più durature e solide. E’ un impegno che le Istituzioni, forze politiche e sociali dovrebbero prendere soprattutto di fronte alle giovani generazioni, ma per far questo occorre prima di tutto che il percorso da fare sia concertato con le forze sindacali e sia monitorato in modo tale da eliminare passi falsi, ritardi, omissioni, ombre criminali e poca sicurezza sul lavoro.
Di recente abbiamo siglato un protocollo per la legalità in Prefettura di Roma sui lavori per il Giubileo. Non deve rimanere semplicemente un impegno sulla carta, deve dare risultati importanti anche al fine di cancellare l’idea che le infiltrazioni della criminalità si possono combattere soltanto…evitando di fare, stando a guardare.
Il nostro settore non può che essere protagonista in questo sforzo di recuperare una prospettiva di lavoro stabile nella nostra città e nella regione. Per questo motivo il confronto fra Istituzioni locali e sindacato non può più essere di facciata o episodico. Deve avere un tracciato nel quale anche le forze sociali possano esprimere con la loro esperienza proposte e rilievi critici là dove le cose non vanno.
Si tratta di cambiare profondamente il modo di agire e, di conseguenza, di guardare al futuro che ci attende.
Resta in primo piano il tema della sicurezza sul lavoro. La Feneal Uil di Roma e del Lazio su questo problema non è disponibile ad osservare superficialità e trasgressioni alle normative. Si deve invece puntare ad una stagione di lavori che sia al tempo stesso una decisa inversione di marcia rispetto ai rischi che si corrono nei cantieri. Le norme ci sono, serve prevenzione, servono controlli, serve un monitoraggio severo di quanto avviene. Ad esempio, ci sono regole semplici che in realtà sono ignorate come quella che permette ad un lavoratore che si sente insicuro di fermarsi senza essere richiamato o, peggio, accompagnato alla porta.
Un terreno di impegno fondamentale collegato al nodo della sicurezza è quello della contrattazione di anticipo. Bene attuata essa potrebbe evitare molteplici problemi come gli abusi contrattuali, concorrenza sleale, riduzione dei diritti, infiltrazioni malavitose. L’osservanza di questo strumento diventa basilare a questo punto e faremo in modo di farlo osservare con decisione. Si deve partire con il piede giusto.
Non si tratta allora solo di disegnare un cammino di sviluppo economico, pure necessario, ma anche di accantonare pratiche discutibili e una sorta di autosufficienza istituzionale e imprenditoriale che può generare, come è avvenuto in passato, situazioni che offendono la dignità del lavoro. Nei prossimi anni, insomma, si affronta una scommessa che può davvero cambiare in meglio la sorte del lavoro nella nostra città. Ma nessuno deve chiamarsi fuori, nessuno deve sperare che il mercato risolva i problemi. Mai come in questo periodo ci devono essere assunzioni di responsabilità precise. Il lavoro a Roma deve tornare centrale.
Giovanni (Agostino) Calcagno
Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio