Dopo il convegno di gennaio a Roma e la grande manifestazione nazionale di marzo a Piazza del Popolo dei sindacati delle costruzioni, La Feneal di Roma e del Lazio ha ritenuto opportuno riaprire un confronto con le forze sociali il 23 ottobre in quanto poco e nulla si è fatto in questi mesi, la legge sblocca cantieri si è rivelata un bluff, la situazione della sicurezza del lavoro invece si è aggravata. Non si può tergiversare ancora. Il Governo è cambiato ma è tutto da vedere se muterà anche la sensibilità verso il settore edile che attende da troppo tempo una svolta che sarebbe decisiva anche per rimettere l’economia italiana sulla strada della crescita senza la quale resteremo ancorati ad una angosciante stagnazione.
Le proposte sindacali ci sono sia per Roma che per la ripresa economica più generale. Vanno poste su tavoli di confronto dai quali escano scelte e decisioni chiare ed operative. Anche il 2019 sta diventando un anno sprecato nel quale la propaganda ha abbondato mentre i fatti hanno latitato. Non si può andare avanti in questo modo. E’ giusto essere realisti, ma questo realismo non deve ignorare la necessità di mettere in campo quelle risorse e quelle scelte sulle quali costruire progetti solidi per il futuro. Non si può vivere di furbizie contabili, di compromessi per sopravvivere, di promesse mai realizzabili sul serio.
Si dice che nei momenti difficili ognuno deve fare la sua parte. Vero ma in questo caso in debito è soprattutto la politica. Basta guardare la inerte gestione di una città come Roma, sempre più abbandonata a se stessa.
Ecco perché anche attraverso il confronto con le realtà che animano l’economia e la realtà sociale si può e si deve incalzare Governo e forze politiche. Per la Feneal di Roma non c’è più tempo da perdere.
Giovanni (Agostino) Calcagno
Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio