Allargamento via Tiburtina

Allargamento via Tiburtina

Allargamento via Tiburtina

Nessuna risposta esaustiva a garanzia delle maestranze né sul prosieguo dell'opera, oggetto di contenziosi e di continui ritardi, sia da parte della società Tiburtina Scarl - afferente alla Tecnis, appena rientrata in regime di amministrazione ordinaria dopo il commissariamento giudiziale - sia da parte del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Roma. Questo lo stato dell'arte dei lavori di adeguamento della via Tiburtina, arteria fondamentale per un intero quadrante cittadino su cui transitano quotidianamente circa un milione di persone, ed in cui operano i 60 lavoratori edili dell'importante cantiere che ancora attendono il pagamento delle retribuzioni di gennaio e febbraio 2016.

Esasperati dalle difficoltà di lungo corso, i sindacati territoriali di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio, assieme alle maestranze ormai sul piede di guerra, alle quali è stato persino sospeso il servizio mensa, hanno dichiarato lo stato di agitazione presso il cantiere di via Tiburtina. Gli edili di Cgil, Cisl, Uil chiedono al Prefetto di Roma di convocare con urgenza un tavolo con il Sindaco della città e con la presidenza del IV Municipio, non soltanto per dirimere le questioni retributive dei lavoratori, bensì per porre al centro della discussione il tema della necessità di terminare l'opera in tempi certi.

Allargamento via Tiburtina

Nessuna risposta esaustiva a garanzia delle maestranze né sul prosieguo dell’opera, oggetto di contenziosi e di continui ritardi, sia da parte della società Tiburtina Scarl – afferente alla Tecnis, appena rientrata in regime di amministrazione ordinaria dopo il commissariamento giudiziale – sia da parte del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Roma. Questo lo stato dell’arte dei lavori di adeguamento della via Tiburtina, arteria fondamentale per un intero quadrante cittadino su cui transitano quotidianamente circa un milione di persone, ed in cui operano i 60 lavoratori edili dell’importante cantiere che ancora attendono il pagamento delle retribuzioni di gennaio e febbraio 2016.

Esasperati dalle difficoltà di lungo corso, i sindacati territoriali di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio, assieme alle maestranze ormai sul piede di guerra, alle quali è stato persino sospeso il servizio mensa, hanno dichiarato lo stato di agitazione presso il cantiere di via Tiburtina. Gli edili di Cgil, Cisl, Uil chiedono al Prefetto di Roma di convocare con urgenza un tavolo con il Sindaco della città e con la presidenza del IV Municipio, non soltanto per dirimere le questioni retributive dei lavoratori, bensì per porre al centro della discussione il tema della necessità di terminare l’opera in tempi certi.

Allargamento via Tiburtina

Nessuna risposta esaustiva a garanzia delle maestranze né sul prosieguo dell’opera, oggetto di contenziosi e di continui ritardi, sia da parte della società Tiburtina Scarl – afferente alla Tecnis, appena rientrata in regime di amministrazione ordinaria dopo il commissariamento giudiziale – sia da parte del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Roma. Questo lo stato dell’arte dei lavori di adeguamento della via Tiburtina, arteria fondamentale per un intero quadrante cittadino su cui transitano quotidianamente circa un milione di persone, ed in cui operano i 60 lavoratori edili dell’importante cantiere che ancora attendono il pagamento delle retribuzioni di gennaio e febbraio 2016.

Esasperati dalle difficoltà di lungo corso, i sindacati territoriali di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio, assieme alle maestranze ormai sul piede di guerra, alle quali è stato persino sospeso il servizio mensa, hanno dichiarato lo stato di agitazione presso il cantiere di via Tiburtina. Gli edili di Cgil, Cisl, Uil chiedono al Prefetto di Roma di convocare con urgenza un tavolo con il Sindaco della città e con la presidenza del IV Municipio, non soltanto per dirimere le questioni retributive dei lavoratori, bensì per porre al centro della discussione il tema della necessità di terminare l’opera in tempi certi.