NUOVA GIUNTA GUALTIERI E SICUREZZA

NUOVA GIUNTA GUALTIERI E SICUREZZA

“Cadi sette volte, rialzati otto” sostiene un proverbio giapponese. Potrebbe essere un buon consiglio anche per la nuova Giunta capitolina guidata dal nuovo sindaco Roberto Gualtieri, tante sono le “grane” che la precedente amministrazione gli ha lasciato. Per chi ha a cuore le sorti della nostra città non si può non fare un augurio di buon lavoro a Gualtieri che ha di fronte diverse emergenze e gli occhi di tutti per vedere come se la caverà.

Da parte nostra insistiamo su un punto che è fondamentale: non si ripeta quello che è avvenuto con la Raggi, ovvero una sordità totale alle istanze ed alle richieste di confronto che giungevano dai sindacati ed in particolare dalla nostra categoria.

Aver peccato di autosufficienza ha nei fatti peggiorato la situazione economica e sociale di Roma. Aver evitato accuratamente di esaminare le proposte sindacali ha contribuito ad un immobilismo che si è ritorno contro una città che sempre più spesso sembrava abbandonata a sé stessa. Ne ha fatto le spese il lavoro così come non si è riusciti a dare risposte efficaci a questioni cruciali come i rifiuti od i trasporti.

L’opportunità di cambiare registro è troppo importante per essere sprecata. La nostra disponibilità a mettere sul tavolo di un confronto idee, proposte, richieste per migliorare le condizioni di lavoro e di vita è più che mai valida ed andrebbe colta senza troppi indugi.

L’entusiasmo naturale per una nuova avventura come quella di guidare Roma può essere un ottimo viatico per ripartire se però non finisce per trascurare il fatto che governare Roma è una impresa assai difficile c’è bisogno di allargare il consenso alla realtà sociale se si vogliono ottenere risultati duraturi.

Per quanto riguarda il nostro settore andrebbe compiuta una ricognizione rapida ed approfondita dei lavori in essere e di quelli da fare anche con il sostegno dei soldi europei che arriveranno. Tagliare fuori le parti sociali sarebbe un grave errore e va evitato.

Rimettere al centro dell’azione istituzionale il lavoro ed il lavoratore vuol dire anche affrontare problemi che finora sono stati ignorati come quello della sicurezza. Il 13 novembre a Roma questo tema sarà oggetto di una forte manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil e che rilancerà al tempo stesso la strategia sindacale per realizzare vere riforme e non come finora appare solo…mezze riforme.

Si riparte dalla sicurezza, ma per riproporre obiettivi che non possono essere disattesi: il fisco che rimane profondamente ingiusto nei riguardi dei lavoratori e dei pensionati; la previdenza dove attendiamo che ci si decida a separare pensioni da assistenza e per quanto riguarda il nostro settore riconoscere la pesantezza del lavoro edile e considerarlo come merita e come finora non è colpevolmente stato; la condizione giovanile sulla quale sentiamo tante parole ma non vediamo fatti concreti a partire dalle politiche attive sul lavoro adeguate; gli ammortizzatori sociali per i quali è necessaria una svolta profonda e chiara,

In questo contesto va sottolineato come dopo molti anni il problema della sicurezza sia diventato una priorità e questo per merito in particolare della campagna contro le morti e gli incidenti del lavoro lanciata dalla Uil e che vogliamo continuare a portare avanti con ostinata determinazione.

Il decreto sulla sicurezza è un primo passo, ma bisogna accelerare e soprattutto utilizzare bene le risorse per la formazione che resta un pilastro centrale non solo per ridurre gli incidenti ma anche per valorizzare il lavoro e per favorire l’emersione di quello irregolare.

Abbiamo dunque molto da fare nei prossimi mesi. A Roma perché emerga davvero un nuovo corso, nel Paese perché non si sprechi l’occasione di avviare un percorso di vere riforme con le quali riaffermare la centralità del lavoro in tutti i suoi aspetti a partire da quello della sicurezza.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio