“Ci siamo. La grande giornata di lotta degli edili ha smosso un immobilismo drammatico non solo per il settore ma per la nostra economia. A Palazzo Chigi sindacati ed imprese hanno ottenuto che il Governo assicurasse per i prossimi giorni il varo del decreto sblocca cantieri, preceduto da un confronto tecnico. E’ solo un primo passo, ma importante. La nostra pressione del resto rimarrà alta. Ma ricapitoliamo la splendida prova di forza che Feneal, Filca e Fillea hanno messo in campo con lo sciopero generale e la manifestazione a Piazza del Popolo che è riuscita oltre le aspettative con più di ventimila lavoratori edili giunti da tutta Italia a dimostrare la forte volontà di reagire alla lunghissima e intollerabile crisi. Non vi è dubbio che il Governo debba tenere conto di questa chiara volontà alla quale si aggiungono gli allarmi delle imprese che in questa occasione hanno ben compreso il valore della nostra iniziativa partecipando con alcuni loro associati. Dal palco i nostri Segretari Generali hanno riassunto le nostre richieste e proposte. Vito Panzarella, Segretario generale della Feneal Uil ha sostenuto che l’Italia puo’ ripartire ma solo se si rilancia l’edilizia e se si riaprono i cantieri. Ha ricordato giustamente la profondità della crisi che ci ha attanagliato da 10 anni. Ha ribadito che le opere cantierabili devono produrre lavoro vero ma senza ridurre le tutele e senza confusioni sul piano contrattuale. La crisi ha colpito anche i grandi gruppi, ha aggiunto il nostro Segretario Generale, ed è allora fondamentale assicurare risorse reali alla ripresa del lavoro nel settore utilizzando anche quelle della Cassa Depositi e prestiti, puntando ad una cabina di regia unica.
Il valore della nostra mobilitazione è dimostrato anche dal fatto di avere avuto accanto al nostro sforzo l’impegno delle confederazioni. La Uil con Carmelo Barbagallo e la Uil del Lazio hanno sostenuto questo sforzo fondamentale per la sorte del settore. Barbagallo non a caso ha ricordato a Piazza del Popolo quanto ci sia da fare nel Paese a cominciare dalla messa in sicurezza dei territori e come debbano aprire tutti i cantieri, grandi e piccoli recuperando una capacità di spesa che oggi purtroppo è pari “allo zero virgola”. I sindacati hanno messo in campo con convinzione ancora una volta una forza positiva, che vuole sostenere una direzione di marcia precisa, quella della crescita su cui si sono finora dette molte parole ma latitano i fatti. Naturalmente siamo in attesa di capire se davvero arriveranno risposte concrete dal Governo. Occorre comprendere cosa davvero conterrà il Decreto sblocca cantieri, quali modifiche si faranno alla legge sugli appalti, i ruoli dei protagonisti a partire dai commissari. Ed in particolare quali saranno le priorità che verranno scelte, assieme a nodi che vanno sciolti con attenzione come quello del subappalto. La scommessa sulla ripartenza del settore è centrale per il destino dell’intera economia.
Ecco perchè non potremo più accettare rinvii, inutili dispute politiche, assicurazioni che finiscono per essere solo fumo dialettico. Occorre una vera strategia che si colleghi alla ripresa di una politica industriale degna di questo nome che affianchi la ripresa del settore e lo sostenga con l’innovazione. Il Governo non si trinceri dietro la propaganda, è arrivato il momento di dimostrare di saper fare quello che serve realmente. A Piazza del Popolo migliaia di lavoratori hanno dimostrato che se si vuole si possono avere le idee chiare su come procedere”.
Infine vorrei ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici che ieri hanno riempito la piazza. In particolare a tutti gli iscritti della FenealUil di Roma e del Lazio che hanno contribuito alla riuscita dello sciopero. Un grazie va anche a tutto il mio gruppo dirigente di Roma per aver svolto con perfezione il compito a loro assegnato del servizio d’ordine. Grazie a tutti e viva la FenealUiL. Sempre !!.
Giovanni (Agostino) Calcagno
Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio