Ritrovare la crescita

Ritrovare la crescita

Inutile negarlo, l’incertezza è ancora il problema più difficile da superare
per ritrovare la strada della ripresa economica e sociale. I ritardi ci sono,
purtroppo, sia sul piano nazionale che su quello locale. Si chiede all’Italia
di correre ma senza progetti ben definiti è assai complicato farlo. Eppure
un punto di partenza che troppo spesso viene trascurato c’è. E riguarda la
resistenza delle imprese e dei lavoratori che stanno cercando in ogni
modo di mantenere in piedi il lavoro e con esso la speranza di ripartire sul
serio. Un segnale in questa direzione ci viene dato dall’andamento della
nostra cassa edile che dopo un marzo disastroso per l’esplosione del virus
ed il fermo delle attività, progressivamente ha registrato miglioramenti
visibili. Segno che prima di gettare la spugna il nostro tessuto produttivo
si sforza come avvenne del resto nella recessione partita nel 2008 di tener
duro.
Ma occorre non solo riconoscere questo dato di tenuta economica e
sociale che si deve a lavoratori ed imprenditori, bisogna fare molto di più
per evitare che questo sforzo venga reso vano dall’inerzia e dalle
complicazioni burocratiche. Uno strumento importante per riattivare
molte attività resta il bonus del 110%, ma che deve essere davvero
operativo, contenendo non solo la corsa ad ostacoli degli adempimenti,
sfruttando tutte le opportunità di intervento, ma offrendo un tempo
davvero congruo di applicazione per dare certezze al lavoro che riprende.
Ma va detto con determinazione che la situazione migliorerebbe anche
se le regole venissero davvero rispettate: quelle che conducono all’
applicazione del contratto nazionale del settore senza scorciatoie, quelle
che scoraggiano il lavoro nero, quelle che tutelano davvero la salute dei
lavoratori in ogni senso. E’ questo un terreno di confronto che come
Feneal uil di Roma non intendiamo abbandonare per nessuna ragione.
Nel nostro territorio infine è urgente confrontarsi su quello che da
domani si può fare, senza attendere il soccorso del Recovery fund che
arriverà presumibilmente a 2021 inoltrato.

Non possiamo permetterci attese, altrimenti l’aver ottenuto questo sostegno importante dall’Europa rischia di tramutarsi in una nuova paralisi dei lavori. Roma non può tollerare ancora periodi di stagnazione della sua economia, dopo il salasso subito sul piano turistico e su quello del settore commerciale.

Il Presidente del Consiglio ha invitato l’Inps a lavorare notte e giorno per
risolvere il problema della Cig. Bene, notte e giorno si dovrebbe lavorare
attorno ad un tavolo con la amministrazione capitolina per individuare
tutto quello che si può mettere in campo nel breve periodo. Perché
questo non avviene? Perché non ci arrivano risposte dal Comune? Ma
soprattutto perché non è ancora possibile confrontarci costruttivamente
come intende fare il sindacato? In altre città ci si muove, Roma pare
essere inghiottita solo da dilemma politico di chi dovrà guidarla nei
prossimi anni. E’ troppo poco, è troppo pericoloso, è inaccettabile
socialmente. E’ necessaria allora una vera svolta. La Feneal Uil di Roma è
convinta che per ottenerla dobbiamo continuare a muoverci , far sentire
la nostra voce .

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio