Un nuovo contratto con risultati molto importanti

Un nuovo contratto con risultati molto importanti

Il rinnovo contrattuale dei lavoratori edili è stato rinnovato con risultati assai significativi e con la conferma di relazioni industriali in buona salute, smentendo quelle posizioni politiche e non solo che invece continuano a scommettere sul loro indebolimento.

Già il tempo occorso per siglare il nuovo contratto è indicativo: sette mesi quando purtroppo non poche categorie di lavoratori hanno atteso ed attendono il rinnovo da molto più tempo. La natura negoziale del nostro sindacato ne esce ancora una volta vincente a garanzie delle attese e delle necessità di lavoratrici e lavoratori del settore.

Già le conclusioni sulla parte economica dimostrano che si è contrattato con i piedi ben piantati per terra: l’aumento salariale riesce a coprire la perdita dei redditi da lavoro della nostra categoria da una inflazione che ha eroso in questi mesi in modo eloquente purtroppo il tenore di vita di tante famiglie. Il primo livello, solo per fare un esempio, ha ottenuto 180 euro in tre tranches con gli altri livelli che possono  contare su miglioramenti altrettanto positivi. La questione salariale è nel nostro Paese una delle priorità che non si possono ignorare. Il nostro contratto attraverso l’impegno del sindacato dimostra che se si opera con determinazione si ottengono esiti soddisfacenti senza per questo intaccare minimamente le capacità produttive dell’intero settore.

Anzi gli aumenti salariali ottenuti sono un segnale rilevante anche in un’altra direzione per il mondo del lavoro: sono la risposta contro ogni deriva di rassegnazione; segnalano con efficacia il fatto che la contrattazione continua ad essere la strada maestra per affrontare e risolvere le necessità primarie dei lavoratori.

Il rinnovo contrattuale va oltre le scelte di carattere economico e riafferma un ponto decisivo per il futuro: il sistema della bilateralità è più che mai il pilastro del sistema su cui poggia il settore edile per dare risposte condivise alle esigenze di imprese e lavoro dipendente. E questo è possibile perché il sindacato edile ha riaffermato al tempo stesso la forza della categoria e il valore della confederalità respingendo tentazioni di altro tipo ed ingannevoli convenienze che miravano a minare questa realtà con il mettere nel mirino la sorte delle casse edili.

Al tempo stesso ci sono importanti passi avanti sul terreno della formazione, su quello della semplificazione fiscale di cui beneficiano  le imprese in particolare sul versante della decontribuzione che ridurrà i costi, su quello che riguarda la sorveglianza sanitaria ed in complesso su uno scenario normativo nel quale non vi sono rischi per i diritti di lavoratrici e lavoratori.

Ovviamente ci sarà modo di illustrare nel prosieguo della attività sindacale i punti di forza del rinnovo contrattuale ed è necessario ora che essi vengano applicati con lo stesso spirito costruttivo con il quale sono stati fissati. Ma è comunque un traguardo che da ragione alla volontà espressa da un modo di fare sindacato concreto, capace di intercettare le aspettative dei lavoratori, pronto a misurarsi con la realtà economica e produttiva senza timori reverenziali.

Non dimentichiamo però che da un anno e mezzo stiamo discutendo anche sul contratto integrativo nella nostra realtà. Questo risultato deve dare una spinta a colmare questo vuoto contrattuale che invece va riempito al più presto e senza più dilazioni di tempo. Sarebbe davvero inspiegabile che dopo aver mostrato con un contattato di categoria la positività del rapporto fra imprese e sindacati non si riuscisse a fare altrettanto a Roma , malgrado la volontà delle forze sindacali di arrivare ad una positiva conclusione.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio