Siglata a Roma – tra i sindacati dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Federmaco – l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del settore cemento, calce e gesso, scaduto lo scorso 31 dicembre.
Si tratta del primo rinnovo contrattuale della filiera delle costruzioni. Rinnovo particolarmente importante, se si considera che il settore del cemento, tra i più colpiti dalla crisi, ha toccato a fine 2012 il livello minimo storico della produzione, scesa da 48 milioni del 2008 a 12 milioni di tonnellate.
Per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e consentire il recupero dell’inflazione del triennio precedente, l’accordo, nella parte economica, prevede l’una tantum di 75 euro lordi per la copertura del periodo di vacanza contrattuale (1 gennaio – 31 dicembre 2013) da corrispondere a maggio 2013, ed un aumento salariale di 120 euro al parametro 140 (3° livello dell’area specialistica) articolato in tre tranches: 1° aprile 25 euro, 1° gennaio 2014 40 euro, 1° giugno 2015 55 euro.
Sul piano normativo, il nuovo Contratto prevede l’istituzione, entro il 1° ottobre 2013, del Comitato paritetico nazionale, l’estensione di un mese del periodo di prova per l’area concettuale e specialistica da cui saranno esentati i lavoratori che l’abbiano già superato presso la medesima azienda e per la medesima mansione.
Siglata a Roma – tra i sindacati dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Federmaco – l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del settore cemento, calce e gesso, scaduto lo scorso 31 dicembre.
Si tratta del primo rinnovo contrattuale della filiera delle costruzioni. Rinnovo particolarmente importante, se si considera che il settore del cemento, tra i più colpiti dalla crisi, ha toccato a fine 2012 il livello minimo storico della produzione, scesa da 48 milioni del 2008 a 12 milioni di tonnellate.
Per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e consentire il recupero dell’inflazione del triennio precedente, l’accordo, nella parte economica, prevede l’una tantum di 75 euro lordi per la copertura del periodo di vacanza contrattuale (1 gennaio – 31 dicembre 2013) da corrispondere a maggio 2013, ed un aumento salariale di 120 euro al parametro 140 (3° livello dell’area specialistica) articolato in tre tranches: 1° aprile 25 euro, 1° gennaio 2014 40 euro, 1° giugno 2015 55 euro.
Sul piano normativo, il nuovo Contratto prevede l’istituzione, entro il 1° ottobre 2013, del Comitato paritetico nazionale, l’estensione di un mese del periodo di prova per l’area concettuale e specialistica da cui saranno esentati i lavoratori che l’abbiano già superato presso la medesima azienda e per la medesima mansione. Viene aggiornato l’articolato sull’apprendistato in base alle recenti previsioni di legge, ed anche la formazione del contratto a tempo determinato, il cui limite massimo rimane pari al 12% dei lavoratori totali dell’impresa.
L’intesa prevede inoltre il potenziamento della previdenza complementare (fondo Concreto), con l’aumento della sola quota a carico delle imprese di un ulteriore 0,30%, e della sanità integrativa, rendendo operativo il fondo Altea, istituito dal precedente contratto ma fermo per problemi tecnici, per il quale viene ridotto il contributo a carico dei lavoratori ed aumentato quello a carico delle aziende (11 euro per l’impresa e 2 euro per il lavoratore).
Ulteriori interventi riguardano infine la malattia (aumenta il periodo di comporto in presenza di determinate patologie), l’articolato dell’orario di lavoro e i trasferimenti.
L’ipotesi di accordo per il triennio 2013-2015, che coinvolge oltre 10mila addetti, sarà oggetto di consultazione fino al 30 aprile da parte dei lavoratori, per poi essere eventualmente siglata in via definitiva.
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