Si è svolto il 18mo congresso della Feneal Uil di Roma che ha confermato alla guida della organizzazione Giovanni Agostino Calcagno all’unanimità. Il Congresso ha eletto anche gli organi statutari per il prossimo quadriennio e la Segreteria della Feneal Uil di Roma.
Hanno partecipato ai lavori il Segretario Generale della Feneal Uil Vito Panzarella ed il Segretario Generale della Uil di Roma Alberto Civica. Vito Panzarella ha tenuto le conclusioni del dibattito congressuale. I delegati hanno ascoltato un intervento di saluto inviato dal Segretario Generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.
Nel corso del dibattito sono intervenuti rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali e di diversi Enti impegnati nella bilateralità e sui problemi della sicurezza.
E la questione della sicurezza è stata al centro della relazione di Agostino Calcagno assieme alle valutazioni sul recente contratto nazionale degli edili, sulla situazione di Roma, sulla più generale congiuntura economica e produttiva che deve fronteggiare rischi di, di rallentamento produttivo a causa della grave situazione internazionale e derivanti dal rialzo della inflazione.
Calcagno ha ricordato il monito del Presidente della repubblica sugli incidenti del lavoro ed ha così proseguito: “dobbiamo mantenere alta la guardia nei confronti di una piaga che purtroppo non si arresta e che vede il nostro settore fra i più colpiti…è urgente una vera svolta con accertamenti delle responsabilità più celeri e pene più severe…Occorre inoltre congiungere l’adozione di pene immediate ad una sempre maggiore collaborazione all’interno delle aziende per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza del lavoro…”
La Uil e la Feneal ribadiscono che la sicurezza non è solo una priorità ma la priorità: “è debole invece la sponda politica; troppa sottovalutazione, troppa disattenzione”.
Calcagno ha poi passato in rassegna i passi avanti della legislazione ed ha rammentato uno dei problemi più importanti da affrontare quale quello della giungla contrattuale: “il dumping contrattuale è sempre più evidente; le imprese che lo usano possono partecipare a bandi di gare per opere edili con costi minori e magari applicando non l’offerta economicamente più vantaggiosa ma sfruttando il massimo ribasso”.
La situazione economica preoccupa sempre di più: la ripresa del settore rischia una battuta di arresto: “a maggior ragione serve un salto di qualità nel confronto fra Istituzioni e forze sociali”.
E sulla situazione della “guerra di aggressione russa all’Ucraina” ha sostenuto che il sindacato da sempre privilegia la ricerca del negoziato e della pace contro la violenza. Lo sforzo umanitario della Uil in tutte le sue componenti svolto in queste tragiche settimane ne è la dimostrazione più evidente.
Calcagno ha poi affrontato il tema del rapporto con la nuova giunta di Roma: “ben sappiamo che le grane ereditate dalla precedente Giunta capitolina sono tante ed il compito del sindaco Gualtieri è molto impegnativo. Da parte nostra insistiamo su un punto che è fondamentale; non si ripeta quello che è avvenuto con la Raggi, ovvero una sordità totale alle istanze ed alle richieste di confronto che giungevano dai sindacati ed in particolare dalla nostra categoria” sul tema assai sentito del termovalorizzatore Calcagno ha osservato: “ non ci interessano le polemiche fine a se stesse…E’ importante che si proceda con trasparenza, chiarendo e dimostrando l’utilità di questo investimento, la sua sicurezza per la salute dei romani. Costruendo quel consenso sociale che in altre città italiane ed europee ha permesso la realizzazione di tali impianti di ultima generazione”.
Calcagno ha chiesto a Roma una ricognizione sulle opere, il rispetto delle norme legislative e del contratto di lavoro su sicurezza e giungla contrattuale anche con un accordo fra imprese, sindacati e Comune, tempestività nel proporre i progetti che si avvarranno dei soldi europei, ed in particolare “una programmazione credibile”. A queste richieste l’assessore all’urbanistica di Roma, nel suo intervento, ha ribadito la disponibilità della Giunta a muoversi con la concertazione. Sul piano interno, infine, Calcagno ha riaffermato l’impegno sulla regionalizzazione e sul rinnovamento generazionale, ringraziando tutti gli iscritti, i delegati, il personale della Feneal ed i dirigenti per la passione con la quale svolgono il loro lavoro: “il settore oggi ha un grande compito da assolvere: sostenere l’economia italiana e la produzione sfuggendo ai pericoli della recessione. Ne siamo consapevoli: la Uil delle origini aveva tre pilastri: autonomia, laicità e libertà. Sono tuttora la nostra bussola di riferimento per assolvere al nostro ruolo”.