Si torna in piazza sabato 14 dicembre con una serie di mobilitazioni regionali, accompagnate da una massiccia campagna di informazione, per proseguire la protesta contro le misure previste dalla legge di Stabilità, un provvedimento decisivo per disegnare la politica economica dei prossimi anni. A Roma, la manifestazione si svolgerà in Piazza Montecitorio (davanti al Parlamento), a partire dalle ore 9:30.
L’obiettivo dei sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil è quello di portare il Paese fuori dalla crisi, spingendo il Governo ad adottare politiche economiche e fiscali non recessive finalizzate a sostenere la domanda interna.
Il fallimento delle politiche di austerità e rigore, così come quello dei tagli lineari alla spesa, è infatti tutto nei numeri della crisi, in particolare in quelli del Pil e della disoccupazione. Per questo i sindacati chiedono una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e del costo del lavoro, il taglio delle tasse per i pensionati, assieme a misure più consistenti per la ripresa, come una seria lotta all’evasione fiscale e agli sprechi della politica, ed una maggiore tassazione sulle rendite finanziarie. Senza dimenticare, ovviamente, il problema degli “esodati”, rimasti senza stipendio e senza pensione a causa della riforma Fornero, e quello del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, strumento indispensabile in un momento tanto difficile.
Si torna in piazza sabato 14 dicembre con una serie di mobilitazioni regionali, accompagnate da una massiccia campagna di informazione, per proseguire la protesta contro le misure previste dalla legge di Stabilità, un provvedimento decisivo per disegnare la politica economica dei prossimi anni. A Roma, la manifestazione si svolgerà in Piazza Montecitorio (davanti al Parlamento), a partire dalle ore 9:30.
L’obiettivo dei sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil è quello di portare il Paese fuori dalla crisi, spingendo il Governo ad adottare politiche economiche e fiscali non recessive finalizzate a sostenere la domanda interna.
Il fallimento delle politiche di austerità e rigore, così come quello dei tagli lineari alla spesa, è infatti tutto nei numeri della crisi, in particolare in quelli del Pil e della disoccupazione. Per questo i sindacati chiedono una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e del costo del lavoro, il taglio delle tasse per i pensionati, assieme a misure più consistenti per la ripresa, come una seria lotta all’evasione fiscale e agli sprechi della politica, ed una maggiore tassazione sulle rendite finanziarie. Senza dimenticare, ovviamente, il problema degli “esodati”, rimasti senza stipendio e senza pensione a causa della riforma Fornero, e quello del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, strumento indispensabile in un momento tanto difficile.
La Feneal Uil di Roma invita lavoratori, cittadini ed iscritti alla massima partecipazione allo sciopero generale.