I sindacati nazionali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno sottoscritto con Unital-Confapi l'ipotesi di accordo per il rinnovo del settore Legno Arredo P.M.I., che coinvolge circa 2.060 aziende per un totale di 20.500 lavoratori dipendenti, scaduto il 31 maggio dello scorso anno. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° giugno 2016 al 31 maggio 2019.
L'accordo prevede un nuovo metodo di calcolo salariale basato su due criteri: il primo che prescrive una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l'aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre il secondo stabilisce due tranche, marzo 2018 e marzo 2019, per il recupero del potere d'acquisto utilizzando l'indice inflattivo IPCA Generale che tiene conto anche dei costi energetici.
Sul versante del welfare, riconfermati i 10 euro a carico delle aziende per la sanità integrativa, e sulla previdenza complementare (Fondo ARCO) pari allo 0,30% a regime (totale 2,10% completamente a carico delle aziende).
A partire da giugno 2017 sarà inoltre incrementato di 5 euro mensili l'elemento di garanzia retributiva (somma che si aggiunge ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui) che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale.
I sindacati nazionali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno sottoscritto con Unital-Confapi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del settore Legno Arredo P.M.I., che coinvolge circa 2.060 aziende per un totale di 20.500 lavoratori dipendenti, scaduto il 31 maggio dello scorso anno. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° giugno 2016 al 31 maggio 2019.
L’accordo prevede un nuovo metodo di calcolo salariale basato su due criteri: il primo che prescrive una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l’aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre il secondo stabilisce due tranche, marzo 2018 e marzo 2019, per il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo IPCA Generale che tiene conto anche dei costi energetici.
Sul versante del welfare, riconfermati i 10 euro a carico delle aziende per la sanità integrativa, e sulla previdenza complementare (Fondo ARCO) pari allo 0,30% a regime (totale 2,10% completamente a carico delle aziende).
A partire da giugno 2017 sarà inoltre incrementato di 5 euro mensili l’elemento di garanzia retributiva (somma che si aggiunge ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui) che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale.
I sindacati nazionali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno sottoscritto con Unital-Confapi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del settore Legno Arredo P.M.I., che coinvolge circa 2.060 aziende per un totale di 20.500 lavoratori dipendenti, scaduto il 31 maggio dello scorso anno. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° giugno 2016 al 31 maggio 2019.
L’accordo prevede un nuovo metodo di calcolo salariale basato su due criteri: il primo che prescrive una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l’aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre il secondo stabilisce due tranche, marzo 2018 e marzo 2019, per il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo IPCA Generale che tiene conto anche dei costi energetici.
Sul versante del welfare, riconfermati i 10 euro a carico delle aziende per la sanità integrativa, e sulla previdenza complementare (Fondo ARCO) pari allo 0,30% a regime (totale 2,10% completamente a carico delle aziende).
A partire da giugno 2017 sarà inoltre incrementato di 5 euro mensili l’elemento di garanzia retributiva (somma che si aggiunge ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui) che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale.
Sarà possibile modificare gli orari di lavoro (flessibilità/orario multi periodale) solo a fronte di un accordo con le RSU e/o le organizzazioni sindacali territoriali, ed a questo riguardo il contratto prevede una maggiorazione pari al 10% dalla 41° ora in poi.
Regolato positivamente l’apprendistato e mantenute le percentuali previse per legge sui contratti a termine e in somministrazione.
Il documento prescrive infine 16 ore di formazione per i lavoratori che opereranno per la prima volta in un cantiere e ulteriori 8 ore annuali sulla sicurezza nel cantiere.
I lavoratori sono chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di accordo entro giugno 2017.