Si riaccende la protesta sulla Metro C, l’opera infrastrutturale della mobilità più importante della Capitale. Questa mattina, a conclusione della riunione tenutasi con il Consorzio, le federazioni sindacali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno occupato il campo base di via dei Gordiani. Di nuovo fermi, per la terza volta nel giro di pochi giorni, i cantieri: i lavoratori tornano ad incrociare le braccia.
Nella riunione di questa mattina con le organizzazioni sindacali, il Consorzio Metro C ha infatti reso noto che non intende rispettare l’accordo dello scorso 13 novembre per il pagamento degli stipendi dei lavoratori, in arretrato dal mese di agosto.
Nonostante, fino a ieri, gli stessi funzionari del Consorzio Metro C avevano assicurato alle organizzazioni sindacali che le operazioni di bonifico in favore dei lavoratori erano in corso. Lavoratori e sindacati sul piede di guerra non sono disposti a concedere sconti:
“La protesta” – dichiarano le tre Segreterie Generali – “proseguirà domani e dopodomani ed ancora avanti, ad oltranza, fino a quando non saranno corrisposte le retribuzioni dovute”.Si riaccende la protesta sulla Metro C, l’opera infrastrutturale della mobilità più importante della Capitale. Questa mattina, a conclusione della riunione tenutasi con il Consorzio, le federazioni sindacali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno occupato il campo base di via dei Gordiani. Di nuovo fermi, per la terza volta nel giro di pochi giorni, i cantieri: i lavoratori tornano ad incrociare le braccia.
Nella riunione di questa mattina con le organizzazioni sindacali, il Consorzio Metro C ha infatti reso noto che non intende rispettare l’accordo dello scorso 13 novembre per il pagamento degli stipendi dei lavoratori, in arretrato dal mese di agosto.
Nonostante, fino a ieri, gli stessi funzionari del Consorzio Metro C avevano assicurato alle organizzazioni sindacali che le operazioni di bonifico in favore dei lavoratori erano in corso. Lavoratori e sindacati sul piede di guerra non sono disposti a concedere sconti:
“La protesta” – dichiarano le tre Segreterie Generali – “proseguirà domani e dopodomani ed ancora avanti, ad oltranza, fino a quando non saranno corrisposte le retribuzioni dovute”.