A meno di tre mesi dalla scadenza del contratto, e dopo una lunga e complessa trattativa, i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno siglato l'ipotesi di accordo del contratto nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, con Confindustria Marmomacchine e Anepla.
L'accordo, che interessa 30mila addetti, e nei prossimi giorni passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori, prevede un incremento salariale pari a 103 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° giugno 2016, 20 euro dal 1° dicembre 2017 e 53 euro dal 1° gennaio 2019.
Soddisfatti i sindacati, per un'intesa che i punti qualificanti vede il potenziamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, una risposta doverosa ai numerosi incidenti mortali accaduti negli ultimi mesi. In particolare, si prevede la costituzione di una Commissione con l'obiettivo di migliorare norme, protocolli operativi e formazione in materia, e che collabori in stretto contatto con il Comitato Paritetico nazionale lapideo, l'Inail e le Asl. Prima dell'inizio dell'attività lavorativa sarà inoltre obbligatorio seguire un corso di formazione di 16 ore, mentre per i neo assunti sono previste 4 ore ulteriori in aggiunta a quanto previsto dall'accordo Stato/Regioni.
A meno di tre mesi dalla scadenza del contratto, e dopo una lunga e complessa trattativa, i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno siglato l’ipotesi di accordo del contratto nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, con Confindustria Marmomacchine e Anepla.
L’accordo, che interessa 30mila addetti, e nei prossimi giorni passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori, prevede un incremento salariale pari a 103 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° giugno 2016, 20 euro dal 1° dicembre 2017 e 53 euro dal 1° gennaio 2019.
Soddisfatti i sindacati, per un’intesa che i punti qualificanti vede il potenziamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, una risposta doverosa ai numerosi incidenti mortali accaduti negli ultimi mesi. In particolare, si prevede la costituzione di una Commissione con l’obiettivo di migliorare norme, protocolli operativi e formazione in materia, e che collabori in stretto contatto con il Comitato Paritetico nazionale lapideo, l’Inail e le Asl. Prima dell’inizio dell’attività lavorativa sarà inoltre obbligatorio seguire un corso di formazione di 16 ore, mentre per i neo assunti sono previste 4 ore ulteriori in aggiunta a quanto previsto dall’accordo Stato/Regioni.
A meno di tre mesi dalla scadenza del contratto, e dopo una lunga e complessa trattativa, i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno siglato l’ipotesi di accordo del contratto nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, con Confindustria Marmomacchine e Anepla.
L’accordo, che interessa 30mila addetti, e nei prossimi giorni passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori, prevede un incremento salariale pari a 103 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° giugno 2016, 20 euro dal 1° dicembre 2017 e 53 euro dal 1° gennaio 2019.
Soddisfatti i sindacati, per un’intesa che i punti qualificanti vede il potenziamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, una risposta doverosa ai numerosi incidenti mortali accaduti negli ultimi mesi. In particolare, si prevede la costituzione di una Commissione con l’obiettivo di migliorare norme, protocolli operativi e formazione in materia, e che collabori in stretto contatto con il Comitato Paritetico nazionale lapideo, l’Inail e le Asl. Prima dell’inizio dell’attività lavorativa sarà inoltre obbligatorio seguire un corso di formazione di 16 ore, mentre per i neo assunti sono previste 4 ore ulteriori in aggiunta a quanto previsto dall’accordo Stato/Regioni.
Il documento prevede altresì la costituzione di una Commissione per una nuova classificazione del personale e per l’istituzione di un tavolo di confronto voto ad individuare comportamenti e buone prassi per la legalità ed il contrasto al lavoro nero.
Sul piano del welfare contrattuale, si segnala l’incremento del contributo a carico delle aziende per il Fondo Arco, che aumenta dello 0,10% dal giugno di quest’anno e di un altro 0,10% a partire dal 1° giugno 2017, e l’aumento del contributo per il Fondo sanitario Altea, che passa da 8 euro a 13 euro al mese da gennaio 2017. Infine l’elemento di garanzia retributiva è incrementato di 20 euro l’anno.