Quindici giorni a partire da oggi è il termine perentorio, imposto dalla Sovrintendenza capitolina all'impresa esecutrice Il Cenacolo, per procedere al pagamento degli stipendi, in arretrato da mesi, delle maestranze impegnate nel restauro della scalinata di Trinità dei Monti. Allo scadere del termine subentrerà la sostituzione in solido del Comune di Roma all'azienda morosa.
Una grande vittoria dei sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, che per dare voce alla protesta dei lavoratori, esasperati dai continui ritardi nei pagamenti, avevano proclamato non più tardi di due giorni fa lo stato di agitazione nel cantiere, inviato una lettera di sollecito al Comune e denunciato a mezzo stampa l'incresciosa situazione determinatasi in senso all'importante appalto.
"Siamo soddisfatti, ma riteniamo inconcepibile che all'interno di appalti pubblici, una volta garanzia di legalità e certezza dell'applicazione dei CCNL, oggi si annidino sempre più situazioni al limite della regolarità" – dichiara Vincenzo La Mura della Feneal Uil di Roma – "Come sempre vigileremo sul pieno rispetto degli impegni assunti a tutela dei diritti dei lavoratori".
Quindici giorni a partire da oggi è il termine perentorio, imposto dalla Sovrintendenza capitolina all’impresa esecutrice Il Cenacolo, per procedere al pagamento degli stipendi, in arretrato da mesi, delle maestranze impegnate nel restauro della scalinata di Trinità dei Monti. Allo scadere del termine subentrerà la sostituzione in solido del Comune di Roma all’azienda morosa.
Una grande vittoria dei sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, che per dare voce alla protesta dei lavoratori, esasperati dai continui ritardi nei pagamenti, avevano proclamato non più tardi di due giorni fa lo stato di agitazione nel cantiere, inviato una lettera di sollecito al Comune e denunciato a mezzo stampa l’incresciosa situazione determinatasi in senso all’importante appalto.
“Siamo soddisfatti, ma riteniamo inconcepibile che all’interno di appalti pubblici, una volta garanzia di legalità e certezza dell’applicazione dei CCNL, oggi si annidino sempre più situazioni al limite della regolarità” – dichiara Vincenzo La Mura della Feneal Uil di Roma – “Come sempre vigileremo sul pieno rispetto degli impegni assunti a tutela dei diritti dei lavoratori“.
Quindici giorni a partire da oggi è il termine perentorio, imposto dalla Sovrintendenza capitolina all’impresa esecutrice Il Cenacolo, per procedere al pagamento degli stipendi, in arretrato da mesi, delle maestranze impegnate nel restauro della scalinata di Trinità dei Monti. Allo scadere del termine subentrerà la sostituzione in solido del Comune di Roma all’azienda morosa.
Una grande vittoria dei sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, che per dare voce alla protesta dei lavoratori, esasperati dai continui ritardi nei pagamenti, avevano proclamato non più tardi di due giorni fa lo stato di agitazione nel cantiere, inviato una lettera di sollecito al Comune e denunciato a mezzo stampa l’incresciosa situazione determinatasi in senso all’importante appalto.
“Siamo soddisfatti, ma riteniamo inconcepibile che all’interno di appalti pubblici, una volta garanzia di legalità e certezza dell’applicazione dei CCNL, oggi si annidino sempre più situazioni al limite della regolarità” – dichiara Vincenzo La Mura della Feneal Uil di Roma – “Come sempre vigileremo sul pieno rispetto degli impegni assunti a tutela dei diritti dei lavoratori“.