Il sito della Feneal di Roma si presenta in una veste nuova. Un modo per essere ancora più vicini nel lavoro comune tentando di essere sempre più in dialogo con il nostro settore e con la città di Roma.
L’ obiettivo principale della Feneal di Roma non è quello di cavalcare le mode digitali ma quello di utilizzare le risorse tecnologiche per essere il più possibile utili ai nostri lavoratori anche nello sforzo di saper interpretare le condizioni reali del lavoro nelle costruzioni e di rafforzare l’impegno per uscire da una crisi che ancora non ci siamo lasciati alle spalle.
Poi ci sono le condizioni della nostra città che preoccupano sempre di più e che sono diventate terreno di polemica politica continua, mentre latita una vera svolta che dia risposte concrete ai suoi abitanti e liberi Roma di una immagine che si va facendo sempre più indecorosa.
Ma proprio per la nostra collocazione nel mondo del lavoro non possiamo chiudere gli occhi di fronte allo sfacelo del nostro Paese sotto i colpi di eventi naturali certo eccezionali ma che impattano su territori nei quali la manutenzione è mancata colpevolmente per troppo tempo.
Più volte come Feneal abbiamo sostenuto con forza che occorreva un piano nazionale di prevenzione e di manutenzione pluridecennale con risorse certe e che andava sottratto alla competizione politica ed alle promesse elettorali. Una scelta seria, frutto di un confronto reale con le forze sociali e le competenze migliori, in grado di evitare tragedie ed anche di spendere meno di quello che si dovrà fare per rimediare ai danni terribili che osserviamo.
Questo è un Paese che non ha certo bisogno di lacrime di coccodrillo o di condoni camuffati, o, peggio ancora, di liti politiche sulle grandi opere.
A livello politico ci si dovrebbe rimboccare le maniche, fare dei problemi che abbiamo di fronte una vera priorità sulla quale imporre all’Europa anche la scelta dell’extra deficit per finanziare i lavori, ascoltare il sindacato che pone da tempo immemorabile l’esigenza di rilanciare il settore perché non vuol dire solo nuova occupazione, necessaria, ma anche un sostanziale rinnovamento del nostro Paese con un ruolo di guida del settore pubblico. Invece con amarezza dobbiamo osservare disastri e vittime causate dall’incuria e dai ritardi del passato .
Abbiamo assistito troppe volte a questa rappresentazione che al dunque ha lasciato le cose come erano. Ora non è più possibile. Ora si deve cambiare strada senza proclami rivoluzionari o accenni retorici, ma con determinazione e lungimiranza. Ed è quello che ci sforzeremo di far comprendere perché costituisce un primario interesse per il nostro Paese.
Giovanni (Agostino) Calcagno
Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio